Il Gruppo Tecnocasa, da circa 5 anni, ha superato le 1.900 edizioni di riviste di annunci annue, con una tiratura che supera i 120 milioni di copie all’anno. Consapevole del potenziale impatto ambientale, si è fatto carico della propria responsabilità, stringendo una partnership volta alla tutela dell’ambiente con la Cartiera UPM, realtà leader di settore che sposa da anni l’approccio sostenibile.

In questi anni UPM ha sviluppato iniziative a lungo termine con l’obiettivo di mitigare il cambiamento climatico grazie a:
 produzione di energie rinnovabili nelle cartiere
 approvvigionamento di energie rinnovabili
 miglioramento dell’efficienza energetica delle cartiere.

UPM continua il suo impegno per il futuro, con l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile, come promosso dalle Nazioni Unite, e con lo sforzo di ridurre le proprie emissioni di CO2 del 30% entro il 2030.

“Il Gruppo Tecnocasa è stato tra i primi in Italia ad aver dimostrato attenzione verso il tema della sostenibilità.

La comune consapevolezza di quanto sia fondamentale ogni sforzo per ridurre l’impatto dei processi produttivi sull’ambiente è stata il primo passo verso un impegno concreto condiviso: compensare le emissioni di CO2 legate alla produzione e al traporto della carta investendo in progetti certificati in diverse parti del mondo” – commenta Edoardo Trussardi, GM di UPM Italia.

“Scegliendo UPM come partner per il nostro fabbisogno di carta, anche il Gruppo ha contribuito a supportare questa importante strategia di tutela dell’ambiente e dal 2020 abbiamo condiviso il progetto UPM CO2ACT relativo alla compensazione di CO2” – dichiara Alessandro Caglieris, AD Tecnomedia Srl, Società di servizi del Gruppo Tecnocasa.

Progetto di compensazione: di cosa si tratta?

Tutti i progetti UPM sono certificati dal Gold Standard, a testimonianza della forte credibilità, valenza sociale e trasparenza. Gold Standard è un ente istituito nel 2003 dal WWF e da altre ONG internazionali per garantire che i progetti volti a compensare le emissioni di carbonio presentino i più alti livelli di integrità ambientale e contribuiscano anche allo sviluppo sostenibile. Tutti i progetti, per ottenere la certificazione, devono quindi rispettare i più severi criteri di qualità.

“Il Gruppo Tecnocasa ha scelto di compensare la CO2 emessa per produrre le circa 3.000 tonnellate di carta annua acquistata da Tecnomedia – prosegue Caglieris – con l’acquisto di particolari stufe domestiche per i villaggi rurali del Kenya (stufe Jikokoa), che vengono prodotte localmente e aiutano a ridurre il consumo di combustibile offrendo energia pulita”.

Attraverso questo progetto Il Gruppo Tecnocasa sostiene attivamente la prevenzione delle emissioni a livello domestico offrendo importanti vantaggi aggiuntivi per le famiglie e le comunità coinvolte.

“Il Gruppo ha aderito al progetto di UPM relativo all’acquisto di 1.590 stufe per compensare il volume annuale di CO2 emessa per realizzare la carta acquistata ogni anno, offrendo effetti vantaggiosi sul clima e dando un aiuto concreto alle famiglie rurali creando nuovi posti di lavoro nella produzione di stufe. Il nostro progetto compensa l’emissione di 2.220 tonnellate di carbonio e fa risparmiare 5.340 tonnellate di combustibile (carbone o legna). In questo modo si può fare la differenza” – conclude Alessandro Caglieris, AD Tecnomedia Srl, Gruppo Tecnocasa.

QUALCHE INFORMAZIONE UTILE:

 Il 68% dell’energia domestica del Kenya proviene ancora dalla biomassa legnosa. La legna viene bruciata in falò esterni che producono molto fumo e in stufe estremamente inefficienti, con il conseguente impatto sull’inquinamento atmosferico.
 L’alta richiesta di legno e carbone da ardere è la principale causa di deforestazione: comporta riduzione della biodiversità, distrugge l’habitat per le specie in via d’estinzione e riduce l’assorbimento di carbonio da parte delle foreste.
 Le stufe Jikokoa – prodotte dall’azienda Burn – riducono in modo drastico il consumo di combustibile e di conseguenza l’impatto negativo a livello ambientale e sociale.
 Tali stufe sono classificate al quarto livello (categoria più alta) della scala ISO grazie alla riduzione di particolato, estremamente dannoso per la salute in quanto irritante per gli occhi e causa principale di malattie respiratorie.
 Attraverso una tecnologia innovativa, le stufe Jikokoa riducono il tempo di cottura fino al 50%, liberando entrate che altrimenti sarebbero state spese per il combustibile.
 Burn produce tutte le stufe Jikokoa nella sua fabbrica di Nairobi alimentata ad energia solare, che fornisce oltre 100 posti di lavoro qualificati locali, metà dei quali sono occupati da donne.
 Nel 2015, il design innovativo di Burn è stato riconosciuto a livello internazionale dai rinomati Ashden Awards, aggiudicandosi la categoria “Energia pulita per le donne’’.

a cura della redazione

Written by giovanni47