Si tratta di un progetto di ricerca del MUSEC che insieme all’artista ha condotto un’attenta riflessione sul valore dei ritratti della celebre galleria gioviana. Il titolo del progetto, ELOGIA MMXXV è infatti un esplicito rimando agli Elogi di uomini illustri scritti in latino tra il 1546 e il 1551 da Paolo Giovio, grande umanista celebre per la galleria di oltre 400 ritratti di filosofi, letterati, artisti e potenti dell’epoca, raccolti nella sua villa sul lago di Como. Pierpaolo Perretta ha deciso di omaggiare i 38 ritratti della pinacoteca gioviana conservati nei Musei Civici di Como, ricreando nel 2025 una personale galleria di ritratti di artisti, scelti in quanto particolarmente significativi per la maturazione della propria identità artistica. I ritratti giocano sull’allusione e la dissimulazione: artisti quali Alighiero Boetti, Amedeo Modigliani, Lucio Fontana, Frida Kahlo, Niki de Saint-Phalle (per citarne solo cinque) sono delle sagome nere sulla tela, cui l’aggiunta di elementi iconici della loro opera, grafici o figurativi, ne attesta l’identità e al contempo evoca altri significati possibili. Ciascuna delle 39 opere, una delle quali proposta in 15 varianti, è accompagnata da un «elogio» sotto forma di breve testo poetico che ne indirizza la lettura, frutto di una conversazione critica tra l’artista e Francesco Paolo Campione, direttore del MUSEC. Pierpaolo Perretta (Como, 1972) assume il nome d’arte di Mr. Savethewall nel 2013. È allora un dirigente di Confartigianato con una passione per l’arte che lo accompagna dall’infanzia. Per sentirsi più libero, si lancia nelle prime incursioni notturne tra le vie della sua città, con grandi occhiali alla Groucho Marx per dissimulare il volto alle telecamere. Ma una volta poggiato lo stencil su un muro, Perretta si blocca, non sentendosi in alcun modo autorizzato a realizzare la sua opera su una superficie di proprietà altrui. Passa quindi a usare la vernice a spray su dei cartoni, che fissa sui muri della città con un nastro adesivo personalizzato dalla scritta «SAVETHEWALL». Nasce così lo pseudonimo con cui l’artista si fa rapidamente notare dalla critica e dal pubblico, con lavori che combinano umorismo e critica sociale. Pochi mesi dopo, abbandonati l’anonimato e il lavoro, Perretta apre un proprio atelier-galleria a Como, in via Paolo Giovio, in una sorta di anticipazione del progetto concepito appositamente per il MUSEC. Successivamente l’artista sperimenta anche altri linguaggi (fotografia, scultura, installazione) e consolida la sua riflessione critica sul destino della Street Art, ormai svuotata della sua ragione di essere dai processi di commercializzazione e musealizzazione. Nel 2017, i suoi interventi attirano l’attenzione del gallerista milanese Deodato Salafia. Da allora, il suo sostegno permette a Mr. Savethewall di…