Si è tenuto ieri presso la bella ed elegante sede di Legali Riuniti Lex in Foro Bonaparte 51 a Milano il press lunch di Assoprevidenza dal titolo ” Riforma Fiscale e tassazione dei fondi pensione: il ruolo degli investitori previdenziali per lo sviluppo dell’economia nazionale.
All’indomani della delega per la riforma fiscale approvata dal Consiglio dei Ministri, il Presidente di Assoprevidenza Sergio Corbello, ha illustrato le proposte che l’Associazione, come centro tecnico per la previdenza e assistenza complementari, ha presentato alle Commissioni Finanze di Camera e Senato
L’incontro è stato un’occasione per fare il punto sullo stato della previdenza complementare in Italia partendo proprio dall’attuale regime di tassazione visto che circa quest’ultima le Commissioni Finanze di Camera e Senato, nella loro Relazione in vista della Riforma Fiscale, si sono limitate a indicare la necessità che l’Italia adegui al criterio di tassazione europea EET Esenzione, quindi deducibilità dal reddito corrente, nell’ambito di limiti quantitativi spesso significativi, dei contributi versati ai fondi; piena Esenzione da tassazione dei rendimenti ottenuti nel tempo dai fondi stessi; Tassazione delle prestazioni in capo ai singoli fruitori.
In Italia vige invece un regime ETT ha spiegato il presidente di Assoprevidenza Sergio Corbello : Esenzione dei contributi in misura assai contenuta (ancora l’equivalente di 10 milioni di vecchie lire); Tassazione dei rendimenti ottenuti nel corso del tempo dai fondi; Tassazione a titolo d’imposta delle prestazioni finali, con aliquota del 15%, che può scendere sino al 9%. Assoprevidenza, portando il proprio contributo tecnico al lavoro delle Commissioni, aveva già sottolineato questo irrazionale discostamento dalle prassi tributarie dei partner europei.
Il presidente di Assoprevidenza ha anche approfondito il tema tributario in relazione alla necessità dello sviluppo di una categoria di investitori istituzionali, sempre più utili all’economia nazionale e indispensabili per assicurare pensioni adeguate alle prossime generazioni.
Proprio su questo punto occorre insistere ha chiarito Corbello e infatti “Chiediamo al governo di fare un investimento sui giovani.
Con il meccanismo del credito d’imposta si potrebbero raddoppiare i versamenti ai fondi pensione degli under 30, invogliandoli ad aderire”.
Necessario anche richiedere l’aumento della quota deducibile sui contributi e l’esenzione dei rendimenti maturati dai fondi, o almeno la tassazione dei soli rendimenti realizzati.
Un credito d’imposta, una sorta di superbonus per agevolare i giovani e invogliarli a crearsi una pensione complementare, che sarà determinante quando alla fine della vita lavorativa si ritroveranno con un assegno pensionistico che coprirà a malapena la metà dell’ultimo stipendio.
Per spingere gli under 30 ad aderire alle forme di previdenza complementare Assoprevidenza chiede al governo di “fare un investimento sui giovani”, che per diverse ragioni, dalla precarietà del lavoro alle basse retribuzioni, tendono a non iscriversi alle forme pensionistiche complementari. A mille euro versati, è la proposta spiegata da Sergio Corbello, dovrebbe corrispondere un credito di imposta di pari importo. Il fondo pensione compensa il credito con le imposte che paga, lo trasforma in denaro contante e lo versa sul conto individuale del giovane, il quale si ritroverebbe così ad avere per ogni euro versato un importo doppio.
Per quanto riguarda la tassazione dei fondi pensione, che oggi prevede l’esenzione dei contributi (ma solo sino a poco più di 5 mila euro), la tassazione dei rendimenti maturati e la tassazione delle prestazioni, Assoprevidenza propone: l’innalzamento della soglia di deducibilità dei contributi, ancora ferma all’equivalente dei vecchi 10 milioni di lire, l’esenzione della tassazione dei rendimenti maturati, o almeno la sola tassazione dei rendimenti realizzati, come per i fondi comuni d’investimento; il mantenimento dell’attuale livello di tassazione delle prestazioni finali (15% che può scendere sino al 9%).
Poi l’adeguamento della tassazione dei fondi pensione al sistema utilizzato dai principali Paesi europei ed extraeuropei con una serie di suggerimenti per favorire lo sviluppo della previdenza complementare in Italia.
Per quanto riguarda le prestazioni, Corbello ha indicato come alternativa le aliquote Irpef, ma con l’abbattimento dell’imponibile del 2% per ogni anno di permanenza nel fondo pensione. Se fossero 40 anni, si pagherebbe soltanto sul 20% del totale. In questo modo si terrebbe conto del fatto che si tratta di investimenti di lunghissimo periodo, sottoposti a particolari vincoli.
Ha fatto gli onori di casa l’Avv. Gianluca Leotta, Fondatore e partner di Legali Riuniti Lex Avvocati Associati, con oltre di 15 anni d’esperienza nel campo del diritto societario. Nella sua carriera ha gestito operazioni di Venture Capital, M&A, Private Equity, Real Estate e Restructuring.
Ha assistito clienti corporate e fondi di investimento in operazioni straordinarie di fusione e acquisizioni e start-up dalla fase di costituzione all’espansione, nonché complesse operazioni di build-up. Si è occupato di importanti operazioni di ristrutturazione e strutturazione di schemi
d’investimento alternativi.
La sua esperienza lo ha portato a collaborare con istituzioni pubbliche, società quotate e fondi di investimento internazionali, presenziare da relatore in convegni dedicati agli investimenti alternativi e partecipare in qualità di docente a lezioni di Corporate Finance presso università italiane.
Assoprevidenza
Associazione italiana per la previdenza e l’assistenza complementare, entità priva di fini di lucro, quale Centro tecnico nazionale di previdenza e assistenza complementare, da quasi trent’anni è fortemente impegnata, nella diffusione di un’adeguata “cultura previdenziale generale”, presupposto fondamentale per lo sviluppo di un moderno sistema di welfare, in grado di rispondere ai nuovi bisogni dei lavoratori e, più in generale, dei cittadini.
Essa ha per scopo primario lo sviluppo della tutela complementare in Italia, sia in campo pensionistico e dell’assistenza sanitaria, sia in quello della non autosufficienza.
L’Associazione conta tra i propri aderenti, quali Associati ordinari, circa un’ottantina tra i regimi di secondo pilastro esistenti nel Paese, nonché vari operatori dei servizi per il comparto, in veste di Soci osservatori e un selezionato gruppo di sostenitori, partecipanti a un apposito Club.
Assoprevidenza, va sottolineato, non è rappresentativa di alcun interesse di mercato né si arroga qualsivoglia titolarità di rappresentanza sociale o sindacale.
L’Associazione affronta la tematica della tutela complementare esclusivamente in chiave tecnica, nell’ottica, come si è detto, di svilupparla sempre di più anche in Italia, muovendo dalla ferma convinzione – unica componente “ideologica” che la connota – che la tutela complementare privata è un
necessario supporto e, quindi, parte integrante, del sistema di sicurezza sociale di qualsiasi Paese.
Tenuto conto dell’inscindibile legame tra previdenza di secondo pilastro e assetto pensionistico di base, Assoprevidenza ha dato anche vita a Fonprevidenza, entità principalmente votata allo studio delle coperture di base, assicurate dall’INPS e dalle Casse di Previdenza professionali,
private e privatizzate.
Nell’espletamento del proprio ruolo istituzionale, Assoprevidenza organizza, fra l’altro, convegni ed eventi di carattere seminariale, volti a stimolare il dibattito sulle tematiche di attualità per il comparto.
Tra queste ultime, risultano sempre più significative le questioni connesse agli investimenti degli attivi patrimoniali delle forme complementari.
L’Associazione è accreditata presso le Istituzioni europee da oltre vent’anni, nell’ambito di un’entità associativa di diritto belga – l’AEIP – di cui è stata tra i promotori.
L’Associazione emana periodiche circolari – una cinquantina l’anno – su tutti gli argomenti di rilievo comune, con puntuale aggiornamento circa le novità legislative.
Dal 1999 ha altresì avviato la pubblicazione di una collana di Quaderni, ricca ormai di quasi 25 titoli, dedicati a specifici temi d’interesse dei settori previdenziale e assistenziale complementari.
a cura della redazione